§Deliri in famiglia§
Omero narra che nell'Olimpo il banchetto era il passatempo preferito degli dèi: «Per tutto il giorno, fino al tramonto del sole, essi se ne stanno al festino e il loro cuore non deve lamentarsi di un pranzo in cui tutti hanno la propria parte».
Esiste poi tutta una letteratura simposiaca costituita da scritti greci e latini che registravano le conversazioni tenute nei simposi (il simposio era nel banchetto greco e romano la seconda parte del convito, durante la quale i commensali bevevano secondo le prescrizioni del simposiarca, colui che presiedeva il simposio).
Tra gli altri il più celebre è Il simposio (o Convito) di Platone dove dei filosofi dialogano sul tema dell’amore nelle diverse forme e accezioni durante un banchetto (probabilmente ispirato a quello, vero, che si tenne per le feste Lenee del 416 a.C.).
Ma non dimentichiamo neanche Ateneo e il suo “Dipnosofisti” (dotti a banchetto) dove un gruppo di dotti greci e romani riuniti a casa del romano, ma soprattutto ricchissimo, Laurenzio discutono di vari argomenti prendendo spunto dai cibi e dalle bevande servite durante un banchetto.
Ora, pur non essendo antichi greci e romani, anche nella mia famiglia banchettiamo con una certa frequenza e il cibo è decisamente al centro delle riunioni dei numerosi, numerosissimi, parenti di vario grado e provenienza. E dei successivi discorsi. Tra l'altro viaggiando all'estero ho scoperto che l'abitudine di parlare di cibo mentre si sta ancora mangiando (stile "allora cosa mangiamo domani?" detto mentre stai addentando la terza porzione di lasagne) è tutta italiana.
Venendo da questo tessuto familiare è naturale che sia portata a replicare questa pratica anche con il mio gruppo di amici, che del resto condividono con me una simile "educazione alimentare". Del resto come dice mia nonna "i parenti ti capitano, gli amici te li cerchi" o anche "i topi non cercano i gatti quando vogliono mangiare".
Ieri sera dopo una delle nostre classiche cene pantagrueliche (i banchetti romani ci fanno un baffo) iniziata alle 20.30 e terminata alle 3.00 del mattino si è aperta un'ampia discussione sul taglio delle torte.
Due scuole di pensiero si sono confrontate nella discussione:
i tradizionali affermavano che tutte le torte dolci vanno tagliate a fette o spicchi "altrimenti non è una torta dolce, è salata".
Insieme a loro i cilindrici affermavano che le torte dolci vanno sì tagliate a spicchi, ma solo dopo aver ritagliato un cerchio/cilindro al centro della torta "così la fetta è esteticamente più bella".
La chiamerò "scuola filosofica degli amanti dello spicchio".
Io e i miei adepti sostenevamo invece che dipende dalle torte, ovvero se la torta è tipo torta bassa e "densa" a quadretti, se è alta e soffice a fette.
La chiamerò "scuola filosofica di Saki e i suoi adepti"
Lo scontro è stato acceso in particolare tra me e i "cilindrici". Allora se c'è una cosa che non sopporto è quando mi tagliano il centro della torta "eliminandolo" dalle fette che posso mangiare...è la parte più buona!!!
Purtroppo non solo mia zia ma anche la mia adorata coinquilina segue questa scuola...ogni volta che vedo quel coltellaccio affondare al centro della torta e incidere un enorme cerchio...sento un colpo al cuore...
Verso la fine tramite contatto telefonico con un amico (l'aiuto da casa...anzi dal ristorante dato che l'amico in questione lavora in un ristorante) si è raggiunto il parziale compromesso secondo cui il tipo di taglio della torta dipende dal tipo di forma della torta stessa.
Bè posso scendere a compromessi su tutte le torte, posso anche arrivare a tagliare a spicchi la torta di mandorle, quella bassa, ma non chiedetemi di tagliare a fette la crostata.
Il taglio della crostata di marmellata, la mia torta preferita, è fondamentale: DEVE essere tagliata a quadretti per vari essenziali motivi.
a- tagliandola a quadratini se ne può mangiare di più (vuoi mettere prendere due quadratini o prendere due fette? le due fette si notano MOLTO di più!)
b- è la regola, da quando sono nata l'ho sempre vista tagliare a quadratini quindi va tagliata a quadratini.
c- cosa più importante, di solito la crostata la faccio io e dunque la taglio io...io adoro il centro della crostata...ma essendo io "l'ospite" non posso prendere le prime fette...quindi prendono prima tutti gli altri, le fette con la crosta, e a me rimangono le fette centrali eh eh...
E voi di quale scuola siete??
Bax
Saki
Esiste poi tutta una letteratura simposiaca costituita da scritti greci e latini che registravano le conversazioni tenute nei simposi (il simposio era nel banchetto greco e romano la seconda parte del convito, durante la quale i commensali bevevano secondo le prescrizioni del simposiarca, colui che presiedeva il simposio).
Tra gli altri il più celebre è Il simposio (o Convito) di Platone dove dei filosofi dialogano sul tema dell’amore nelle diverse forme e accezioni durante un banchetto (probabilmente ispirato a quello, vero, che si tenne per le feste Lenee del 416 a.C.).
Ma non dimentichiamo neanche Ateneo e il suo “Dipnosofisti” (dotti a banchetto) dove un gruppo di dotti greci e romani riuniti a casa del romano, ma soprattutto ricchissimo, Laurenzio discutono di vari argomenti prendendo spunto dai cibi e dalle bevande servite durante un banchetto.
Ora, pur non essendo antichi greci e romani, anche nella mia famiglia banchettiamo con una certa frequenza e il cibo è decisamente al centro delle riunioni dei numerosi, numerosissimi, parenti di vario grado e provenienza. E dei successivi discorsi. Tra l'altro viaggiando all'estero ho scoperto che l'abitudine di parlare di cibo mentre si sta ancora mangiando (stile "allora cosa mangiamo domani?" detto mentre stai addentando la terza porzione di lasagne) è tutta italiana.
Venendo da questo tessuto familiare è naturale che sia portata a replicare questa pratica anche con il mio gruppo di amici, che del resto condividono con me una simile "educazione alimentare". Del resto come dice mia nonna "i parenti ti capitano, gli amici te li cerchi" o anche "i topi non cercano i gatti quando vogliono mangiare".
Ieri sera dopo una delle nostre classiche cene pantagrueliche (i banchetti romani ci fanno un baffo) iniziata alle 20.30 e terminata alle 3.00 del mattino si è aperta un'ampia discussione sul taglio delle torte.
Due scuole di pensiero si sono confrontate nella discussione:
i tradizionali affermavano che tutte le torte dolci vanno tagliate a fette o spicchi "altrimenti non è una torta dolce, è salata".
Insieme a loro i cilindrici affermavano che le torte dolci vanno sì tagliate a spicchi, ma solo dopo aver ritagliato un cerchio/cilindro al centro della torta "così la fetta è esteticamente più bella".
La chiamerò "scuola filosofica degli amanti dello spicchio".
Io e i miei adepti sostenevamo invece che dipende dalle torte, ovvero se la torta è tipo torta bassa e "densa" a quadretti, se è alta e soffice a fette.
La chiamerò "scuola filosofica di Saki e i suoi adepti"
Lo scontro è stato acceso in particolare tra me e i "cilindrici". Allora se c'è una cosa che non sopporto è quando mi tagliano il centro della torta "eliminandolo" dalle fette che posso mangiare...è la parte più buona!!!
Purtroppo non solo mia zia ma anche la mia adorata coinquilina segue questa scuola...ogni volta che vedo quel coltellaccio affondare al centro della torta e incidere un enorme cerchio...sento un colpo al cuore...
Verso la fine tramite contatto telefonico con un amico (l'aiuto da casa...anzi dal ristorante dato che l'amico in questione lavora in un ristorante) si è raggiunto il parziale compromesso secondo cui il tipo di taglio della torta dipende dal tipo di forma della torta stessa.
Bè posso scendere a compromessi su tutte le torte, posso anche arrivare a tagliare a spicchi la torta di mandorle, quella bassa, ma non chiedetemi di tagliare a fette la crostata.
Il taglio della crostata di marmellata, la mia torta preferita, è fondamentale: DEVE essere tagliata a quadretti per vari essenziali motivi.
a- tagliandola a quadratini se ne può mangiare di più (vuoi mettere prendere due quadratini o prendere due fette? le due fette si notano MOLTO di più!)
b- è la regola, da quando sono nata l'ho sempre vista tagliare a quadratini quindi va tagliata a quadratini.
c- cosa più importante, di solito la crostata la faccio io e dunque la taglio io...io adoro il centro della crostata...ma essendo io "l'ospite" non posso prendere le prime fette...quindi prendono prima tutti gli altri, le fette con la crosta, e a me rimangono le fette centrali eh eh...
E voi di quale scuola siete??
Bax
Saki
11 commenti:
Fette per le torte circolari, quadrati per le quadrate!
Io sono decisamente cilindrica, la tua fantastica coinquilina ha ragione.
Io sono decisamente con i tradizionali, una torta che si rispetti DEVE essere tagliata a fette!!! cosa c'è di più bello di una fetta di torta?
Che dire, vedo che la centralità dell'argomento nella vita sociale di tutti noi ha giustamente suscitato commenti...
Che dire toglietemi tutto ma non la crostata a quadretti...
rigorosamente a fette...prima di conoscerti il taglio a quadretti non era contemplato....ora lo uso solo xche' piu' comodo in caso di trasporto :)
i quadrettini fanno troppo buffet,le torte vere vanno tagliate a fette e servite su un piatto colorato e guarnite a loro volta!
Sto facendo delle ricerche approfondite in materia... Un rompicapo da cubo di Rubik, sembra che sui tagli delle torte in rete ci sia un sacco di materiale... ovviamnte tutto contrata con tutto!
Mmhhh
Insomma la ragione è di tutti e di nessuno...
E come si dice de gustibus non disputandum est...
Bax
Saki
A sostegno della tua scuola di pensiero (che come sai non mi vede d'accordo, viva la fetta!) una mia collega ieri sera ha fatto una crostata di mirtilli e l'ha tagliata a quadretti.Secondo lei uscivano più pezzi. Il dibattito continua...
Buona a crostata di mirtilli!!!
Ah! Sapevo di avere adepti oltre la mia schiera familiare (già anche troppo ampia...)
Il prossimo passo è la conquista del mondo...
Bax
saki
Confesso : sono negata nel tagliare le torte e i quadretti mi riescono meglio . Solitamente delego ad altri questo compito e poco importa se fanno fette o quadretti . Conoscendo la tua coinquilina e il suo forte senso estetico gia' me la vedo a prendere le misure al cm x fare fettine precise precise ;-)
Cristina
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