§Pattini d'argento§
Avevo giurato che avrei aspettato ancora qualche giorno prima di riparlare dei nazionali americani, ma ho beccato per caso quest'intervista della NBC a Evan Lysacek e non ho potuto esimermi.
DOVEVO farvelo vedere.
Vi ricordo che lui è quello che sostiene che i pattinatori devono avere un look "mascolino" sul ghiaccio e che i costumi sono solo un "ornamento inutile" e che il pattinaggio "è uno sport non uno spettacolo"...ehm...
Ora, quando lo guardate, provate a non urlare.
Pareva un'impresa quasi impossibile creare un costume più kitch di quello che Michael Jackson ha usato per Thriller (qualcuno ha detto a Lysacek che il suo costume è una parodia di Thriller e non di Billie Jean, che è la musica su cui pattina?? Vabbè...)
Per quanto riguarda l'intervista...carina la domanda dell'intervistatore
"L'anno scorso eri tu che cercavi di tirare giù dal podio 'qualcuno' (ehm...cos'è vige la regola non nominare il nome di Weir invano?) quest'anno immaginerai che la maggior parte dei tuoi avversari (ma chi? Cioè siamo realisti a parte Weir e Lysacek il pattinaggio maschile americano è più piatto di Nicole Kidman...) ti si piazzerà alle spalle alla fine del mese con l'intenzione di colpirti (ehm...) questo ti fa sentire sotto pressione?"
"No, per niente. Sono allenato a non pensarci..."
Il sottotesto è tutto vostro...
E in chiusura dato che odio l'imparzialità...un paio di weirismi!!!
Sul fatto che la Federazione Americana ha fatto chiaramente capire che preferirebbe non averlo in squadra, e che molti lo considerano "un punk strafottente e sfrontato" (Johnny Rotten o Johnny WeirD, la d c'è ma non si pronuncia secondo i suoi detrattori, scegliete il vostro nomignolo preferito...)
"Quelli della Federazione non fanno che chiamarmi per lamentarsi. Non gli piacciono i miei capelli. Non gli piacciono i miei vestiti. Non gli piacciono i miei programmi. Non gli piacciono le mie musiche. Pattino in modo troppo russo. Troppo gay. Troppo frivolo.
Ma io amo il balletto classico. Amo la musica classica.
E' con queste cose che faccio venire giù lo stadio"
"L'anno scorso gli ufficiali della federazione americana mi hanno obbligato ad andare a un campo di correzione dove avrebbero dovuto insegnarmi a trattare con la stampa. Non avevano apprezzato il fatto che avessi definito il mio costume del libero 'un ghiacciolo cocainomane', ma l'ho disegnato io quindi posso definirlo come voglio, no? (...)
Comunque ho imparato un sacco di cose utili. Ad esempio che 'adoro i bagel con la crema alle fragole' (...)
E poi che dovrò faticare il doppio, rispetto agli altri, per avere arrivare dove voglio. Peggio per loro.
Se avessi tutto il supporto e l'amore che la Federazione (americana) dà agli altri (vedi Lysacek) mi sentirei spronato a fare meglio.
Ma per come stanno le cose mi sento solo spronato a battere i loro beniamini"
Avevo giurato che avrei aspettato ancora qualche giorno prima di riparlare dei nazionali americani, ma ho beccato per caso quest'intervista della NBC a Evan Lysacek e non ho potuto esimermi.
DOVEVO farvelo vedere.
Vi ricordo che lui è quello che sostiene che i pattinatori devono avere un look "mascolino" sul ghiaccio e che i costumi sono solo un "ornamento inutile" e che il pattinaggio "è uno sport non uno spettacolo"...ehm...
Ora, quando lo guardate, provate a non urlare.
Pareva un'impresa quasi impossibile creare un costume più kitch di quello che Michael Jackson ha usato per Thriller (qualcuno ha detto a Lysacek che il suo costume è una parodia di Thriller e non di Billie Jean, che è la musica su cui pattina?? Vabbè...)
Per quanto riguarda l'intervista...carina la domanda dell'intervistatore
"L'anno scorso eri tu che cercavi di tirare giù dal podio 'qualcuno' (ehm...cos'è vige la regola non nominare il nome di Weir invano?) quest'anno immaginerai che la maggior parte dei tuoi avversari (ma chi? Cioè siamo realisti a parte Weir e Lysacek il pattinaggio maschile americano è più piatto di Nicole Kidman...) ti si piazzerà alle spalle alla fine del mese con l'intenzione di colpirti (ehm...) questo ti fa sentire sotto pressione?"
"No, per niente. Sono allenato a non pensarci..."
Il sottotesto è tutto vostro...
Altra domanda interessante:
"Fra due anni ci sono le Olimpiadi, cosa provi al pensiero di competere a quel livello?"
(ehm...qualcuno può spiegargli che la squadra olimpica non è ancora stata fatta?)
"Sì è vero sono vicine e non vedo l'ora, comunque prima ci sono i Mondiali in America da vincere".
A questo punto per par condicio riporto la risposta di Johnny Weir a una domanda simile:
"Fra due anni ci sono le Olimpiadi, pensi che ci arriverai?"
"Penso che arriverò a vincerle"
"Fra due anni ci sono le Olimpiadi, cosa provi al pensiero di competere a quel livello?"
(ehm...qualcuno può spiegargli che la squadra olimpica non è ancora stata fatta?)
"Sì è vero sono vicine e non vedo l'ora, comunque prima ci sono i Mondiali in America da vincere".
A questo punto per par condicio riporto la risposta di Johnny Weir a una domanda simile:
"Fra due anni ci sono le Olimpiadi, pensi che ci arriverai?"
"Penso che arriverò a vincerle"
E in chiusura dato che odio l'imparzialità...un paio di weirismi!!!
Sul fatto che la Federazione Americana ha fatto chiaramente capire che preferirebbe non averlo in squadra, e che molti lo considerano "un punk strafottente e sfrontato" (Johnny Rotten o Johnny WeirD, la d c'è ma non si pronuncia secondo i suoi detrattori, scegliete il vostro nomignolo preferito...)
"Quelli della Federazione non fanno che chiamarmi per lamentarsi. Non gli piacciono i miei capelli. Non gli piacciono i miei vestiti. Non gli piacciono i miei programmi. Non gli piacciono le mie musiche. Pattino in modo troppo russo. Troppo gay. Troppo frivolo.
Ma io amo il balletto classico. Amo la musica classica.
E' con queste cose che faccio venire giù lo stadio"
"L'anno scorso gli ufficiali della federazione americana mi hanno obbligato ad andare a un campo di correzione dove avrebbero dovuto insegnarmi a trattare con la stampa. Non avevano apprezzato il fatto che avessi definito il mio costume del libero 'un ghiacciolo cocainomane', ma l'ho disegnato io quindi posso definirlo come voglio, no? (...)
Comunque ho imparato un sacco di cose utili. Ad esempio che 'adoro i bagel con la crema alle fragole' (...)
E poi che dovrò faticare il doppio, rispetto agli altri, per avere arrivare dove voglio. Peggio per loro.
Se avessi tutto il supporto e l'amore che la Federazione (americana) dà agli altri (vedi Lysacek) mi sentirei spronato a fare meglio.
Ma per come stanno le cose mi sento solo spronato a battere i loro beniamini"
Che dire...
Arrivederci alla prossima puntata di
"Sparate sul ghiaccio"
BAx
Saki
3 commenti:
perché il simpatico evan non si fa dare qualche dritta da Bill???
secondo me ne guadagnerebbe in punti, look e stile!!! ne ha così da imparare...ma credevo che la federazione USA avesse mandato Weir in un campo di degayzzazione!!!! viva il nostro piccolo boa di struzzo è out abbasso la minestra riscaldata evan!!!!!
Il costume è orrido però lui è troppo caruccio!!!E poi, anche se non ha la grazia e l'eleganza di Weir, balla meglio lui sul ghiaccio di certa gente che frequenta una scuola per giovani talenti che ci piace tanto...Evan I love you!!! (Grazie Saki per il contributo!)
P.S.: quando andiamo a pattinare?
Ehh Miciu lo sappiamo che non sei obiettiva quando si parla di Evan...io invece sono un modello di imparzialità...
Concordo in pieno sulla "scuola della muuuuusica!"
Accolgo la proposta di andare a pattinare!!
Io però porto la mia divisa del Canada!
Bax
Saki
Posta un commento