§Japan Style§
Raccolgo volentieri il sassolino che mi ha lanciato Matteo nel commento al post sui Melody Fall e il J-pop (a proposito Matte...complimenti per la mira! Mi è rimasto il bernoccolo fino a oggi!).
Come penso di rilanciare...facendo conoscere anche a voi il gruppo considerato, in Patria e fuori, tra i massimi esponenti del J-pop capace di vendere 36 milioni di dischi!
Tanto per cominciare i Glay avrebbero dovuto essere i Gray dato che il significato del loro nome è, appunto, "grigio" e si riferisce alla fusione tra i due stili musicali che si intrecciano nei percorsi musicali del gruppo (il nero del rock e il bianco del pop mescolandosi danno appunto il grigio dei Glay!)...ma la traslitterazione in inglese del nome originale giapponese
グレイ
è volutamente scorretta (a detta del gruppo) e gioca sull'interscambiabilità, nella lingua giapponese delle consonanti L/R (in giapponese la parola e il suo significato non cambiano anche se si scambia la L con la R).
Ora i maligni dicono che la scelta del nome Glay sia stato il frutto di un effettivo errore di traslitterazione, ma che il gruppo abbia deciso di conservarlo così com'era anche dopo essersi accorto dello scambio tra Glay e Gray...
Ma questo non conta perché i Glay in Giappone sono "kakkoii" ovvero, e a dispetto del suono poco felice in italiano, sono "belli da morire" o anche "cool" o più trivialmente "fighi".
Sono così cool che possono permettersi di truccarsi e rimanere comunque gli idoli delle ragazze, così cool che sono noti solo con i loro nomi di battesimo, così cool che il 15 febbraio 1998 le linee telefoniche giapponesi sono state messe fuori uso per l'eccessivo afflusso di telefonate dei fan che cercavano di prenotare i biglietti per il loro concerto. Così cool che neanche sbagliare a traslitterare il loro stesso nome gli ha fatto perdere punti. "Sappiamo che il colore in inglese è diverso, ma questo è il nostro modo di essere diversi".
Ma non è solo questo che li rende davvero diversi da tutti gli altri gruppi J-pop. Quello che davvero ha scosso il mondo musicale giapponese è stato il loro modo di proporsi al pubblico e di lanciarsi sul mercato. Ben lontani dall'abituale filiera che produce idoli pop che durano una o due stagioni per essere poi velocemente sostituiti dal nuovo fenomeno di turno, i Glay hanno cominciato a suonare in bar di secondo ordine e pub fumosi, appendendo tradizionalissimi poster di carta fatti in casa. O in altre parole non si sono venduti a Komuro Tetsuya il guru dei teen idol giapponesi che nel 1996 piazzò i propri pupilli ai primi sette posti nella top 10 dei singoli più venduti. Uno che guadagna 16 milioni di dollari all'anno. Ecco i Glay hanno detto no a uno così.
La loro epopea comincia quando Takuro, nel 1988, lascia il suo primo gruppo "Guest-apo" perché non gli piace il sound punk che stanno producendo. Vuole fare una musica "diversa" e "mista". Non solo rock e punk, ma anche pop e ballate. Ecco perché sceglie il nome Glay/Gray, il colore della mescolanza e della commistione "qualcosa che non è bainco ma neanche nero". Come batterista Takuro sceglie Teru, un suo compagno di classe. Scelta fortunata perché il piccolo e androgino Teru si rivela anche un ottimo cantante e diventa il vocalist del gruppo. Come chitarrista Takuro ha gli occhi puntati su Hisashi, un compagno di scuola con cui, però, non sembra andare molto d'accordo. Tanto che Hisashi rifiuta la proposta di unirsi ai Glay che giudica un gruppo poco originale e con un sound troppo soft rispetto al gruppo hard rock di cui fa già parte, gli Ari (formica). Ancora una volta è il destino a venire incontro a Takuro: Hisashi ha occasione di ascoltare alcune delle canzoni composte da Takuro e ne indovina le potenzialità, nello stesso periodo gli Ari si sciolgono...
Ed ecco che i tre, finite le scuole superiori, decidono di trasferirsi a Tokio.
Si fanno affiancare da un nuovo batterista e un bassista che però cambiano frequentemente. Passare dalla piccola Hakodate (Hokkaido) alla tentacolare capitale si rivela più difficile del previsto. Per mantenersi devono fare doppi e tripli lavori: passano dai cantieri, ai supermercati, alle sale da gioco, senza soluzione di continuità.
Proprio quando cominciavano a perdere le speranze, un altro colpo di fortuna. Takuro ascolta per caso la musica di un band di Tokio, i Pierrot, e rimane folgorato dal bassista, Jiro. Gli propone subito di unirsi al suo gruppo, ma Jiro non sembra convinto.
"Ti chiedo solo una canzone. Una canzone per i Glay".
insiste Takuro.
"Se è solo per una volta"
Jiro accetta.
Con l'aggiunta "temporanea" di Jiro al gruppo, i Glay cominciano a ottenere i primi successi nei concerti.Ma è la loro performance all'Hichikawa Club che cambia definitivamente la loro vita. Tra il pubblico in sala c'è Yoshiki degli X-Japan (una delle band J-pop più famose e longeve) che propone ai quattro ragazzi di Hakodate un contratto con la sua casa discografica, attratto proprio da quello che aveva fino ad allora tenuto lontani gli abituali fan del J-pop: la mancanza di canzoni dai testi zuccherosi e dalle facili melodie. I Glay scrivono testi che sembrano trattati di filosofia, per profondità, e mescolano sound stilisticamente diversi, ma decisamente più duri del semplice pop.
Il resto è storia recente.
Il loro primo album Review è stato l'album più venduto in Giappone nel 2007 e fino al 2006 è rimasto al 3 posto nella classifica degli album più venduti.
Il loro passaggio alla Toshiba EMI è stato il più costoso nella storia giapponese.
E su una nota più leggera Takuro e Hisashi sono apparsi nel film Casshern (Kyashan)...
E dopo il successo di Ashes e Love is Beautiful, il giornalino ufficiale dei GLAY ha annunciato che il gruppo sta lavorando all'album numero 11. Secondo il sito ufficiale Happy Swing, l'uscita sarebbe imminente...che dire io e Matteo aspettiamo con ansia e forse ora anche voi!
Se intanto siete curiosi di sentire un po' di Glay sound...
Godetevi questo video animato (nel senso che è in formato anime...) della canzone Survival!
Oppure il video di Beautiful Dreamer dal concerto Live di Tokyo...tanto per darvi un'idea del fenomeno che sono...e poi è la mia canzone-Glay preferita!
Seguite il testo in scroll!
Come penso di rilanciare...facendo conoscere anche a voi il gruppo considerato, in Patria e fuori, tra i massimi esponenti del J-pop capace di vendere 36 milioni di dischi!
Tanto per cominciare i Glay avrebbero dovuto essere i Gray dato che il significato del loro nome è, appunto, "grigio" e si riferisce alla fusione tra i due stili musicali che si intrecciano nei percorsi musicali del gruppo (il nero del rock e il bianco del pop mescolandosi danno appunto il grigio dei Glay!)...ma la traslitterazione in inglese del nome originale giapponese
グレイ
è volutamente scorretta (a detta del gruppo) e gioca sull'interscambiabilità, nella lingua giapponese delle consonanti L/R (in giapponese la parola e il suo significato non cambiano anche se si scambia la L con la R).
Ora i maligni dicono che la scelta del nome Glay sia stato il frutto di un effettivo errore di traslitterazione, ma che il gruppo abbia deciso di conservarlo così com'era anche dopo essersi accorto dello scambio tra Glay e Gray...
Ma questo non conta perché i Glay in Giappone sono "kakkoii" ovvero, e a dispetto del suono poco felice in italiano, sono "belli da morire" o anche "cool" o più trivialmente "fighi".
Sono così cool che possono permettersi di truccarsi e rimanere comunque gli idoli delle ragazze, così cool che sono noti solo con i loro nomi di battesimo, così cool che il 15 febbraio 1998 le linee telefoniche giapponesi sono state messe fuori uso per l'eccessivo afflusso di telefonate dei fan che cercavano di prenotare i biglietti per il loro concerto. Così cool che neanche sbagliare a traslitterare il loro stesso nome gli ha fatto perdere punti. "Sappiamo che il colore in inglese è diverso, ma questo è il nostro modo di essere diversi".
Ma non è solo questo che li rende davvero diversi da tutti gli altri gruppi J-pop. Quello che davvero ha scosso il mondo musicale giapponese è stato il loro modo di proporsi al pubblico e di lanciarsi sul mercato. Ben lontani dall'abituale filiera che produce idoli pop che durano una o due stagioni per essere poi velocemente sostituiti dal nuovo fenomeno di turno, i Glay hanno cominciato a suonare in bar di secondo ordine e pub fumosi, appendendo tradizionalissimi poster di carta fatti in casa. O in altre parole non si sono venduti a Komuro Tetsuya il guru dei teen idol giapponesi che nel 1996 piazzò i propri pupilli ai primi sette posti nella top 10 dei singoli più venduti. Uno che guadagna 16 milioni di dollari all'anno. Ecco i Glay hanno detto no a uno così.
La loro epopea comincia quando Takuro, nel 1988, lascia il suo primo gruppo "Guest-apo" perché non gli piace il sound punk che stanno producendo. Vuole fare una musica "diversa" e "mista". Non solo rock e punk, ma anche pop e ballate. Ecco perché sceglie il nome Glay/Gray, il colore della mescolanza e della commistione "qualcosa che non è bainco ma neanche nero". Come batterista Takuro sceglie Teru, un suo compagno di classe. Scelta fortunata perché il piccolo e androgino Teru si rivela anche un ottimo cantante e diventa il vocalist del gruppo. Come chitarrista Takuro ha gli occhi puntati su Hisashi, un compagno di scuola con cui, però, non sembra andare molto d'accordo. Tanto che Hisashi rifiuta la proposta di unirsi ai Glay che giudica un gruppo poco originale e con un sound troppo soft rispetto al gruppo hard rock di cui fa già parte, gli Ari (formica). Ancora una volta è il destino a venire incontro a Takuro: Hisashi ha occasione di ascoltare alcune delle canzoni composte da Takuro e ne indovina le potenzialità, nello stesso periodo gli Ari si sciolgono...
Ed ecco che i tre, finite le scuole superiori, decidono di trasferirsi a Tokio.
Si fanno affiancare da un nuovo batterista e un bassista che però cambiano frequentemente. Passare dalla piccola Hakodate (Hokkaido) alla tentacolare capitale si rivela più difficile del previsto. Per mantenersi devono fare doppi e tripli lavori: passano dai cantieri, ai supermercati, alle sale da gioco, senza soluzione di continuità.
Proprio quando cominciavano a perdere le speranze, un altro colpo di fortuna. Takuro ascolta per caso la musica di un band di Tokio, i Pierrot, e rimane folgorato dal bassista, Jiro. Gli propone subito di unirsi al suo gruppo, ma Jiro non sembra convinto.
"Ti chiedo solo una canzone. Una canzone per i Glay".
insiste Takuro.
"Se è solo per una volta"
Jiro accetta.
Con l'aggiunta "temporanea" di Jiro al gruppo, i Glay cominciano a ottenere i primi successi nei concerti.Ma è la loro performance all'Hichikawa Club che cambia definitivamente la loro vita. Tra il pubblico in sala c'è Yoshiki degli X-Japan (una delle band J-pop più famose e longeve) che propone ai quattro ragazzi di Hakodate un contratto con la sua casa discografica, attratto proprio da quello che aveva fino ad allora tenuto lontani gli abituali fan del J-pop: la mancanza di canzoni dai testi zuccherosi e dalle facili melodie. I Glay scrivono testi che sembrano trattati di filosofia, per profondità, e mescolano sound stilisticamente diversi, ma decisamente più duri del semplice pop.
Il resto è storia recente.
Il loro primo album Review è stato l'album più venduto in Giappone nel 2007 e fino al 2006 è rimasto al 3 posto nella classifica degli album più venduti.
Il loro passaggio alla Toshiba EMI è stato il più costoso nella storia giapponese.
E su una nota più leggera Takuro e Hisashi sono apparsi nel film Casshern (Kyashan)...
E dopo il successo di Ashes e Love is Beautiful, il giornalino ufficiale dei GLAY ha annunciato che il gruppo sta lavorando all'album numero 11. Secondo il sito ufficiale Happy Swing, l'uscita sarebbe imminente...che dire io e Matteo aspettiamo con ansia e forse ora anche voi!
Se intanto siete curiosi di sentire un po' di Glay sound...
Godetevi questo video animato (nel senso che è in formato anime...) della canzone Survival!
Oppure il video di Beautiful Dreamer dal concerto Live di Tokyo...tanto per darvi un'idea del fenomeno che sono...e poi è la mia canzone-Glay preferita!
Seguite il testo in scroll!
Beautiful Dreamer Lyrics
E se siete curiosi...ecco il testo-poesia..più o meno...se Matte volesse correggere la traduzione..
Beautiful Dreamer
E sento il vento del mattino quando mi sveglio
mi bacia ogni giorno mentre gli ultimi residui dei miei sogni mi seducono
Ogni tanto, insieme alle vedute di una strada che dovrei visitare, penso alla mappa che ho chiuso nella mia sacca, da sola.
Dato che il mio cuore non batterà per sempre, è fragile e si rompe facilmente
quando mi sveglio il mattino, faccio un voto
Sono me stesso, sì, ma mi chiedo cosa arriverò a fare per rimanerlo
Mi sento stringere il petto nella notte, quando una rabbia scura mi invade il cuore
Ma adesso una luce splenderà
Sicuramente una luce splenderà
Sicuramente
Ti ricordi? Radunando spezzoni di ricordi, abbiamo superato la notte che sembrava lontanissima
Non importa quanto piangerò per i momenti a cui non posso tornare, l'anello che ho al dito continuerà a brillare
Volevamo proteggerci l'un l'altra e allora perché ci siamo feriti?
Anche se non è stata portata via dalla velocità del tempo, la cosa a cui mi aggrappavo così forte che si è rotta
Eri tu...
Non importa quanto hanno lottano, i fiori che sono fioriti in quest'epoca sono contaminati
in un certo senso, come noi due
Mi incatenerò in un sogno falso
Voglio dire che "non sono nessuno"
buttando via i vestiti che mi sono abituato a indossare
la forza di credere in cose che non riesci a vedere e la debolezza di non credere a quello che vedi
prima che il sole le spazzi via
quando mi sveglio il mattino, faccio un voto
Sono me stesso, sì, ma mi chiedo cosa arriverò a fare per rimanerlo
Mi sento stringere il petto nella notte, quando una rabbia scura mi invade il cuore
Ma adesso una luce splenderà
Sicuramente una luce splenderà
Sicuramente
Perché tutto torni a essere meraviglioso
Sicuramente
Bax
Saki
3 commenti:
wooww :D
Hisashi è tremendA cmq... le prime volte che l'ho visto ero sicuro fosse una donna O_o.
Anche per me Beautiful dreamer è una delle mie preferite e infatti guarda cos'ho messo nel video riassuntivo del mio viaggio in giappone come sottofondo? :D
http://www.youtube.com/watch?v=y_vT8PsI8XY
Noooo!!
Bellissimo il video!
Anch'io voglio andare in Giappone!!
Hisashi, Hisashi...vogliamo parlare di Jiro?? Eh eh
oh saki, aya sta meditando di farsi i capelli bi-color per emulare i glay...sono troppo avanti, e ormai per quanto riguarda canzoni cantabili in lingue straniere a noi praticamente sconosciute siamo esperte!!!
e risuona il mio fantastico grido "schreiiiiii" " i boa di struzzo sono out"
matané Aya
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