giovedì 24 gennaio 2008

Sul ghiaccio di Zagabria. In diretta dagli Europei

§Pattini d'argento§

Tra gennaio e febbraio, come ogni anno, si consuma, in una fiammata breve ma intensa, la stagione agonistica del pattinaggio di figura.
Prima uscita internazionale la finale di Grand Prix, una gara a tappe che arriva a selezionare i migliori sei atleti di ogni categoria per poi decretare i vincitori assoluti.
Poi i campionati nazionali, nel resto del mondo determinanti per decidere gli atleti destinati a rappresentare il proprio Paese alle successive gare internazionali (ogni riferimento al fatto che la più nota rappresentante italiana di questo sport NON è campionessa italiana, avendo dato buca ai campionati di quest'anno, è puramente voluto).
Seguono i Campionati Europei, in concomitanza con i Campionati Nazionali Americani.
I Quattro Continenti. Infine i Campionati Mondiali.
Tutto nel giro di un paio di mesi. Da capogiro.

Dal '98 non perdo una gara internazionale. Prima per passione e poi per lavoro appassionante. Quindi mi sento un po' strana al pensiero che "gli altri" in questo momento sono a Zagabria per gli Europei mentre io sto picchiettando sulla tastiera del mio macbook nero seduta alla mia semplice e funzionale scrivania Ikea con una pila di esami da correggere fin troppo evidente sulla mia destra. E' vero che la finale Grand Prix quest'anno era a Torino, con gioia e gaudio di noi "lavoratori" del dietro le quinte, o meglio dietro la pista. Ma non c'è niente da fare. Europei e Mondiali hanno un altro fascino, oltre che un numero decisamente superiore di atleti...

Fine del momento di autocommiserazione. Il fatto che non sia fisicamente presente non significa che non abbia sul posto adeguati corrispondenti, per non parlare della funzione palliativa di San Youtube...

E dunque ecco alcune notizie direttamente da Zagabria.

Nella prima fase della competizione maschile (programma corto) si è incredibilmente piazzato al primo posto Tomas VERNER, repubblica Ceca...dico incredibilmente per due motivi:
1- Tomas è una promessa fatta diverso tempo fa e mantenuta a metà. Argento a un Campionato Europeo che ha brillato per le assenze "eccellenti". Poi un bronzo sfiorato ai mondiali, due anni fa, e incredibilmente perso. Se chiedi di lui agli "addetti ai lavori" tutti ti risponderanno immancabilmente "ha del potenziale". Sulla carta. Perché nella pratica ha fino ad oggi mancato molte delle occasioni che gli si sono presentate davanti.
Ecco perché questo primo posto ha un sapore provvisorio, in attesa di conferma. Tra il corto e il libero (secondo programma di gara) può succedere di tutto. E lui ci ha abituati ad aspettarci di tutto...
2- Questo primo posto ha anche un retrogusto italiano.
Tomas è un vecchio amico e compagno di allenamento del nostro 4 volte campione nazionale Karel ZELENKA, che come lui è nato in Repubblica Ceca. Per molte estati Karel e Tomas si sono allenati nella stessa pista, insieme a una mia amica di vecchia data. Ricordo ancora i suoi racconti sulla natura "goliardica" dei due che immancabilmente si sfogava su di lei, unica ragazza. Le strade di questi tre ragazzini si sono poi divise, come spesso accade crescendo si perdono le cose che ci avevano unito agli amici di infanzia, i percorsi cambiano sotto le pressioni interne ed esterne. Il legame di Karel con l'Italia si è andato via via rafforzando, allontanandolo immancabilmente dalla sua terra di origine e dai vecchi legami. Tomas, da parte sua, si è competitivamente allontanato dal vecchio "sparring partner". Karel e Tomas non sono più nella stessa "lega", se così si può dire. Oggi Tomas è in grado di eseguire triplo axel e quadruplo e Karel no. Cosa che a livello internazionale non fa una piccola differenza. Fa tutta la differenza del mondo.
Eppure Tomas sembra non aver reciso del tutto il suo legame con l'Italia. Voci insistenti ci dicono che il giovane campione della Repubblica Ceca sia sentimentalmente legato alla giovane NON campionessa italiana Kostner (quella sui pattini, non quella sugli sci).

Con il suo solito stile asciutto e concreto Tomas ha così commentato il risultato:
"E' stato molto peggio dell'anno scorso. Mi sentivo molto incerto. Il ghiaccio era già molto duro nel riscaldamento e io ero l'ultimo a scendere in pista. Bisogna pattinare in modo molto pulito, stare attenti ai fili e in queste condizioni c'è il 90% di possibilità di cadere. E sono errori che costano. Sapevo che Brian (Joubert, campione in carica) non aveva un buon punteggio e neanche Stephane (Lambiel, argento alle olimpiadi). Lui non l'avevo visto ma dalla sua faccia ho capito che non era stato perfetto. Ho capito che avevo una possibilità pattinando per ultimo. Forse ho una possibilità in generale. Ma non voglio pensarci troppo, altrimenti è la fine. Voglio rimanere concentrato. Poi si vedrà"

Tomas è così. E' un signor nessuno consapevole di avere ancora tutto da dimostrare.
Forse per questo spero che quest'anno mantenga finalmente le promesse che ci ha fatto. Intanto la prima l'ha mantenuta. Ecco il suo programma corto.



Un altro da tenere d'occhio è Kristoffer BERNTSSON (Svezia). Quella che potrei definire una mina vagante. Nel senso che quando pattina bene è incredibile, decisamente da podio. Poi ci sono le giornate no, quelle dove il 26esimo posto è regalato. C'è una cosa però che continua ad attrarmi di questo atleta (e no, non è l'effetto residuo dell'incontro ravvicinato per cui "qualcuno" ancora mi prende in giro...): il suo stile di pattinaggio e interpretazione fuori dagli schemi. Ogni anno cambia look (taglio e colore di capelli, genere di musica e costume) e racconta una storia diversa sul ghiaccio. Ecco questa è una di quelle cose che si è un po' persa con il nuovo punteggio, troppo concentrato sull'aspetto tecnico e la performance "fisica" degli atleti. Lui riesce ancora a spostare l'attenzione sul lato artistico. Così alla fine poco importa se ha messo giù una mano in un salto o se l'atterraggio di un altro non è pulitissimo. Non gli hai comunque staccato gli occhi di dosso. Vedere per credere.



Va detto che gli atleti da battere in questa gara sono però Stephane LAMBIEL (Svizzera).



E Brian JOUBERT (Francia) campione europeo e mondiale in carica che però arriva da qualche mese di inattività per infortunio.



I tecnici puntano su di loro...vedremo!

Già finita la gara delle coppie di artistico dove l'unica nota degna di menzione è la presenza di due coppie italiane al 10 e 11 posto.
Marika ZANFORLIN / Federico DEGLI ESPOSTI
E direttamente dal mondo delle rotelle dove hanno vinto più di un titolo mondiale
Laura MAGITTERI / Ondrej HOTAREK

Già disputata anche la prima fase della gara della Danza, il programma obbligatorio. Qui la tensione aumenta perché ho due amici che "rischiano" di prendere una medaglia. E non sarebbe immeritata, anzi. Per ora Federica e Massimo (all'anagrafe Federica FAIELLA / Massimo SCALI) sono quarti, ma sono a meno di un punto dai terzi e i loro programmi originale e libero, quest'anno, sono decisamente all'altezza delle aspettative. Una truppa di amici li sta per raggiungere in quel di Zagabria, portando con sé il mitico Toponiglio.



Una mascotte realizzata a più mani che ha ormai una sua personalità e un suo sito ufficiale...ognuno di noi ha realizzato e cucito una "toppa" di buon augurio...ecco la mia!

Il Toponiglio ha "seguito" Fede e Massi in ogni gara importante. Speriamo che anche questa volta faccia il suo dovere!!!

Intanto ecco la loro polka....



L'altra coppia italiana Anna CAPPELLINI / Luca LANOTTE si trova al 10 posto, ma data la bellezza di original e libero di quest'anno potrebbero salire nelle prossime due fasi di gara...


A presto per gli aggiornamenti.

Bax
Saki

Nessun commento: