mercoledì 22 dicembre 2010

Uccidimi, per favore

§Eroi e antieroi§
Grazie (si fa per dire) al decreto "mille proroghe" presto i biglietti dei cinema saranno più cari. Per la precisione il biglietto medio salirà a 8,50 €, che passerebbero a 11 € in caso di proiezioni in 3D. Il diritto di prenotazione per chi sceglie di assicurarsi un posto in sala aggiunge un ulteriore euro.

Eppure ci sono film che varranno comunque il prezzo di questi biglietti "maggiorati".
Uno di questi è Kill me please diretto da Olias Barco, e con Aurélien Recoing, Benoît Poelvoorde, Muriel Bersy, Nicolas Buysse e Ingrid Heiderscheidt.


Fotografia sgranata ma con un bianco e nero luminoso. Tono sempre in bilico tra il caustico e il commovente.
Con un tocco "sporco" e senza facili moralismi, Barco racconta la morte e i suoi tabù. In particolare uno fra tutti. Il suicidio.
E lo fa attraverso la storia di un uomo che si intreccia con quella di molti altri, la storia del Dottor Kruger, direttore di una clinica più segreta di un fight club, perché rintracciabile solo su Internet e sperduta in mezzo a montagne gelide di neve. Una clinica odiata e disprezzata eppure sovvenzionata dal governo Belga.
Perché nonostante la sua natura grottesca, questa clinica che offre assistenza ad aspiranti suicidi, senza cercare di convincerli a tutti costi a vivere, ma anzi garantendo loro una morte dignitosa, contribuisce a contenere uno dei grandi costi che lo stato deve affrontare: il costo dei suicidi. Appunto.
Secondo uno studio canadese ogni suicidio costa allo stato 850,000 dollari. Moltiplicate questa cifra per 1 milione di suicidi, ogni anno e avrete la facile risposta alla domanda spontanea "come è possibile che il governo finanzi una clinica che aiuta chi ha deciso di farla finita?"
Secondo il Dottor Kruger, anche il diritto alla morte un giorno sarà sancito dalla Costituzione. Nel frattempo lui anticipa i tempi.

La cosa interessante è che non è semplicemente una clinica di morte. Kruger e i suoi collaboratori studiano attentamente le molle dell'autodistruzione nella speranza un giorno di imparare come non farle scattare o come premere i tasti giusti per controllarle. Con onestà intellettuale però prevedono la sconfitta e dunque promettono di garantire ai loro "pazienti" visitatori una morte assistita e dignitosa.

La Archibald Enterprise Film ha deciso coraggiosamente di distribuire il film in Italia che uscirà forse il 14 gennaio 2011.
Che dire. Non vedo l'ora di spendere i miei soldi per vederlo nella versione italiana.

E se volete vedere il trailer, voltate pagina!
Ecco alcune scene di Kill me please

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