Il primo post non poteva che citare il mio scrittore preferito. Avete presente cos'è un feticcio? Bè il mio è Chuck Palahniuk. E a proposito si pronuncia Paul-ah-nik o Pôlənĭk... ma rinunciate al purismo se lo cercate in libreria (soprattutto in una di quelle grandi catene che cominciano con F o M) solo chiedendo "che titoli avete dell'autore di Fight Club" avrete qualche speranza di tornare a casa con l'ultimo romanzo di questo ex-camionista (è vero, controllate le biografie). Del resto non è che questo sia il suo vero nome: Palahniuk nasce in seguito ad una visita alla tomba dei nonni, Paul e Nick, da cui Paul-ha-nick.
Perché vi parlo di Palahniuk in pieno clima natalizio? Forse perché sono stufa delle repliche di "Una poltrona per due" (l'ho adorato, giuro, ma dopo la duecentoquarantesima volta è dura torvare ancora stimoli nella risata di Eddie Murphy o nella riscossa di Dan Akroyd...). O forse perché sto leggendo il suo nuovo libro, "Rabbia", strenna natalizia all'acido come si intuisce dal titolo...
Perché leggere Chuck Palahniuk, direte voi, e io, in perfetto stile Palahniuk potrei rispondervi, perché NON leggerlo? Mettiamola così. Io vi cito un paio di frasi del suddetto e vediamo le vostre reazioni.
Inizio test:
"Il solo motivo per cui chiediamo ad altre persone com'è andato il loro fine settimana è perché così gli possiamo raccontare il nostro."
"Saremo ricordati più per quello che distruggiamo che per quello che creiamo."
"Quando non sappiamo chi odiare, odiamo noi stessi."
"Tutti noi, attraverso le nostre scelte e i nostri consumi, provochiamo gravissime conseguenze dall'altra parte del mondo, senza pensarci."
"Questo è il mio pesciolino numero 641 in una vita costellata di pesciolini rossi. I miei genitori mi comprarono il primo per insegnarmi cosa significasse amare e prendersi cura di una creatura vivente del Signore. 640 pesci dopo, l' unica cosa che ho imparato è che tutto quello che ami morirà."
I casi sono due. O siete rimasti indifferenti oppure vi siete riconosciuti. Se potete affermare in tutta sincerità di non aver pensato "cavolo se ci ha preso"...bè allora avete ragione. Chuck non fa per voi.
Ma se invece siete rimasti colpiti dallo spiraglio di verità dietro la porta socchiusa dalle sue parole...non aspettate. Correte in libreria.
E provate Survivor O invisible Monster, tanto per non cominciare con l'ovvio Fight Club. Oppure Ninna Nanna. Ma per nessun motivo cominciate con Cavie o Soffocare. Per quelli ci vuole uno stomaco allenato. Allenato a Palahniuk.
E se siete anglofoni o anglofili insomma se masticate l'inglese non perdetevi il sito ufficiale di Chuck che molto modestamente è intitolato
THE CULT
Se invece siete allergici alla lingua della regina provate con l'ottimo
chuckpalahniuk.it
E se poi diventate Palahniuk-dipendenti come me...bè ci sono dipendenze peggiori...
Bax
Saki
Perché vi parlo di Palahniuk in pieno clima natalizio? Forse perché sono stufa delle repliche di "Una poltrona per due" (l'ho adorato, giuro, ma dopo la duecentoquarantesima volta è dura torvare ancora stimoli nella risata di Eddie Murphy o nella riscossa di Dan Akroyd...). O forse perché sto leggendo il suo nuovo libro, "Rabbia", strenna natalizia all'acido come si intuisce dal titolo...
Perché leggere Chuck Palahniuk, direte voi, e io, in perfetto stile Palahniuk potrei rispondervi, perché NON leggerlo? Mettiamola così. Io vi cito un paio di frasi del suddetto e vediamo le vostre reazioni.
Inizio test:
"Il solo motivo per cui chiediamo ad altre persone com'è andato il loro fine settimana è perché così gli possiamo raccontare il nostro."
"Saremo ricordati più per quello che distruggiamo che per quello che creiamo."
"Quando non sappiamo chi odiare, odiamo noi stessi."
"Tutti noi, attraverso le nostre scelte e i nostri consumi, provochiamo gravissime conseguenze dall'altra parte del mondo, senza pensarci."
"Questo è il mio pesciolino numero 641 in una vita costellata di pesciolini rossi. I miei genitori mi comprarono il primo per insegnarmi cosa significasse amare e prendersi cura di una creatura vivente del Signore. 640 pesci dopo, l' unica cosa che ho imparato è che tutto quello che ami morirà."
I casi sono due. O siete rimasti indifferenti oppure vi siete riconosciuti. Se potete affermare in tutta sincerità di non aver pensato "cavolo se ci ha preso"...bè allora avete ragione. Chuck non fa per voi.
Ma se invece siete rimasti colpiti dallo spiraglio di verità dietro la porta socchiusa dalle sue parole...non aspettate. Correte in libreria.
E provate Survivor O invisible Monster, tanto per non cominciare con l'ovvio Fight Club. Oppure Ninna Nanna. Ma per nessun motivo cominciate con Cavie o Soffocare. Per quelli ci vuole uno stomaco allenato. Allenato a Palahniuk.
E se siete anglofoni o anglofili insomma se masticate l'inglese non perdetevi il sito ufficiale di Chuck che molto modestamente è intitolato
THE CULT
Se invece siete allergici alla lingua della regina provate con l'ottimo
chuckpalahniuk.it
E se poi diventate Palahniuk-dipendenti come me...bè ci sono dipendenze peggiori...
Bax
Saki
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