§Matite colorate§
Me lo sono sempre chiesta. In fondo il 31 è entrambe le cose. In ogni caso oggi ho avuto una rivelazione. Ho scoperto una disegnatrice koreana, tale e non meglio identificata Sin (un nome un programma), evidentemente appassionata di Johnny Weir dato il tema delle sue tavole...un mito. Ho deciso, voglio fare un pelegrinaggio a casa sua a vedere COME disegna. Quali colori usa? PAntone, marker, inchiostro, acquerello, acrilico???? Su che tipo di carta stende i colori? Pennino, pennello o aerografo? E quali brush di photoshop ha scelto??? Ok lo so sto parlando arabo...ma guardate qua sotto e capirete il mio entusiasmo!
Adesso sono alla disperata ricerca della vera identità di sta tizia...ma non è facile destreggiarsi nei blog koreani...come potete ben immaginare...
Però mi è tornata la voglia di disegnare...ho anche dei pennini nuovi!!!
Buon anno disegnoso!
BAx
Saki
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lunedì 31 dicembre 2007
Fine o inizio d'anno?
sabato 29 dicembre 2007
I weirismi
Ok sono ossessionata dai weirismi.
No, non è un nuovo tipo di connessione wireless.
Secondo la definizione di Dan Renzi, il primo che ha iniziato a raccoglierli:
Weirisms: (WEER-is-ums): frase assolutamente inappropriata e pronunciata con un certo grado di isterismo dal pattinatore olimpico Johnny Weir.
Es.
"Non mi piace essere chiamato atleta. Mi fa pensare a un giocatore di football in spandex. Io non sono così. Io indosso velluto e lustrini, niente spandex. E poi sono un artista. Non un atleta"
Es.2
Parlando del guanto rosso che indossava con il costume del cigno:
"Si chiama Camille. Con due L. E' il mio lato oscuro. Quando pattino male è colpa sua"
Come chi è Johnny Weir??
Vediamo...questa foto vi dice niente?
No?
Allora lasciate che vi presenti Johnny:
Nato in Pensylvannia ha iniziato a pattinare a 12 anni (tardissimo per il mondo del ghiaccio dove a 5 anni ti spediscono in un campo di addestramento in qualche pista russa. All'aperto. In pieno inverno), dopo un paio di stagioni è già campione mondiale Junior, poi 3 volte campione americano, altre medaglie qua e là, ma sembra che questo sarà l'anno della sua consacrazione definitiva...
Sulla sua vita privata si dice tutto e il contrario di tutto, lui è l'unico che non ne parla mai, con il risultato che la curiosità della gente cresce in maniera esponenziale. E' omosessulae? E' bisessuale? E' etero? E' una donna? Saranno cavoli suoi ?
Tanto per darvi un'idea. Agli scorsi campionati americani uno dei più famosi commentatori americani di pattinaggio su ghiaccio, Mark Lund, omosessuale dichiarato, si è pubblicamente scagliato contro Weir definendolo un'esibizionista, uno che con i suoi ridicoli costumi (ma ha visto quelli degli altri? Cioè stiamo ancora parlando di pattinaggio su ghiaccio, vero?) non può in alcun modo rappresentare la sua comunità (quale comunità non si sa...quella degli omosessuali? Quella degli americani? Quella del pattinaggio?). Data la simpatia di Lund presumo si tratti della comunità dei pomposi fautori dell'ordine esistente e della banalità imperante come conferma la chiosa del suo discorso: "Evan Lysacek (diretto rivale di Weir ndr) ha quell'eleganza classica e quella mascolinità che è giusto vedere nel pattinaggio maschile. Scusate ma non ho voglia di vedere una prima ballerina sul ghiaccio". Insomma se sei diverso stattene a casa. Oppure vestiti da uomo. Che diamine.
Se siete interessati ecco
Da parte mia adoro il "cignetto isterico" Johnny Weir e soprattutto se sono giù mi basta leggere un paio di weirismi e il mondo torna a risplendere di colori acidi e iridescenti, come i suoi costumi.
Metti una combinazione di parole che comprende Johnny+WEIR in un motore di ricerca e vedi quale citazione salta fuori. Risata garantita.
Johnny+Weir+Jesus
"Non sono Gesù. Non sono per tutti. Non sono rassicurante. Non sono il tipo che può piacere ai repubblicani"
Johnny+Weir+controversial
Commentando le stanze del villaggio olimpico di Torino:
"Sono una principessina quando viaggio, voglio una stanza carina e cose del genere. Non voglio dover portare il mio bagaglio, non mi piace fare le scale. Voglio un bel letto appena rifatto, invece qui niente. E poi c'è un sacco di polvere, poche decorazioni e letti durissimi. Cmq mi diverto. Anche se ho dovuto passare lo straccio per il pavimento almeno un centinaio di volte. Mi sto inselvatichendo. E' un po' come andare per boschi per me."
Johnny+Weir+drunk
Alla notizia che avrebbe fatto parte della squadra olimpica americana:
"Mia mamma a quest'ora sarà già ubriaca"
Johnny+Weir+boa
Rivolgendosi a un giornalista che aveva scritto di averlo visto indossare un boa di piume a una conferenza stampa:
"C'è quel giornalista dell'USA Today?" il giornalista alza la mano "Era una sciarpa mica un boa - di cincillà, non di piume"
Johnny+Weir+boas+are+out
"...All'improvviso è successo un casino perché avevo addosso una sciarpa di Cincillà che qualcuno ha scambiato per un boa di struzzo. Prima di tutto i boa sono troppo out questa stagione. E poi non mi metterei mai un boa a una conferenza stampa!"
Vi dico solo che raccogliere i weirismi è diventato il nuovo sport nazionale americano in attesa dei campionati nazionali di quest'anno, dove la vera domanda non è "riuscirà Johnny Weir a riprendersi il titolo che l'hanno scorso gli è stato strappato dal suo arci-rivale Evan Lysacek" ma piuttosto "Quale sarà il miglior weirismo dei campionati?".
Non dubito che fra poco uscirà un libro, un po' sulla falsa riga di I fermenti lattici dello yogurt di Chuck Norris sono tutti morti (una raccolta delle leggende metropolitane nate intorno a Chuck Norris, alias Walker Texas Ranger). Si chiamerà "I weirismi del cigno. La filosofia Weir in 365 aforismi". O qualcosa del genere.
Io comunque quest'anno tifo Johnny. Uno che gira un reality su se stesso dal titolo "Johnny be good" su richiesta di una tv nipponica e impara il giapponese per poter introdurre il video senza bisogno di un doppiatore va sostenuto...
Se volete gustarvi qualche spezzone del suddetto video provate
il sito ufficiale della casa di produzione.
Se invece siete curiosi di conoscere meglio Johnny non perdetevi il suo sito ufficiale
Johnny Weir online
Naturalmente egocentrismo senza limitismo...
ma lo amiamo per questo no?
Bax
Saki
mercoledì 26 dicembre 2007
Naruto, Dragon Ball e Slam Dunk
§Japan Style§
Cosa ho fatto il 26 pomeriggio a parte finire il ciclo delle abbuffate natalizie.
Mio cugino mi ha graziosamente ceduto le puntate della nuova serie di Naruto. Capite anche voi che non si può vivere senza sapere che fine farà Gara.
Nel frattempo mia cugina mi ha comunicato che stanno girando un film su Dragon Ball in cui James Marsters (pace all'anima di Spike) interpreterà il ruolo di Piccolo. Vi prego ditemi che non lo rasano a zero. Vi prego ditemi che non lo dipingono di verde.
Mentre mia zia approntava la postazione video per il classico "film in famiglia natalizio" (quest'anno è toccato a The Illusionist e subito dopo Hairspray), sono capitata su un sito che pubblicizzava il nuovo film ispirato a Slum Dunk con i soliti Jay Chou, Eric Tsang, Chen Bo-lin (vedi shaolin soccer...ma anche no). Il titolo sarà Kung fu Dunk...tanto per chiarire il tono, ma vi dirò che il trailer non è male.
Provare per credere.
Tutto questo per dire cosa può provocare un eccessivo consumo di zuccheri unito a pranzi a base di lessi (leggi manzo, cappone, vitello, tacchino e salse varie ed eventuali). Senza contare quella che viene comunemente definita frutta secca (leggi frutta candita, noccioline americane, noci, nocciole, pistacchi, uvetta, canditi) e che nella nostra famiglia viene usata come collante tra un pranzo e l'altro. Giusto per non far riposare troppo lo stomaco. Come si dice, l'allenamento rende perfetti. Ma non troppo.
Bax
Saki
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martedì 25 dicembre 2007
Perché leggere Palahniuk a Natale
Perché vi parlo di Palahniuk in pieno clima natalizio? Forse perché sono stufa delle repliche di "Una poltrona per due" (l'ho adorato, giuro, ma dopo la duecentoquarantesima volta è dura torvare ancora stimoli nella risata di Eddie Murphy o nella riscossa di Dan Akroyd...). O forse perché sto leggendo il suo nuovo libro, "Rabbia", strenna natalizia all'acido come si intuisce dal titolo...
Perché leggere Chuck Palahniuk, direte voi, e io, in perfetto stile Palahniuk potrei rispondervi, perché NON leggerlo? Mettiamola così. Io vi cito un paio di frasi del suddetto e vediamo le vostre reazioni.
Inizio test:
"Il solo motivo per cui chiediamo ad altre persone com'è andato il loro fine settimana è perché così gli possiamo raccontare il nostro."
"Saremo ricordati più per quello che distruggiamo che per quello che creiamo."
"Quando non sappiamo chi odiare, odiamo noi stessi."
"Tutti noi, attraverso le nostre scelte e i nostri consumi, provochiamo gravissime conseguenze dall'altra parte del mondo, senza pensarci."
"Questo è il mio pesciolino numero 641 in una vita costellata di pesciolini rossi. I miei genitori mi comprarono il primo per insegnarmi cosa significasse amare e prendersi cura di una creatura vivente del Signore. 640 pesci dopo, l' unica cosa che ho imparato è che tutto quello che ami morirà."
I casi sono due. O siete rimasti indifferenti oppure vi siete riconosciuti. Se potete affermare in tutta sincerità di non aver pensato "cavolo se ci ha preso"...bè allora avete ragione. Chuck non fa per voi.
Ma se invece siete rimasti colpiti dallo spiraglio di verità dietro la porta socchiusa dalle sue parole...non aspettate. Correte in libreria.
E provate Survivor O invisible Monster, tanto per non cominciare con l'ovvio Fight Club. Oppure Ninna Nanna. Ma per nessun motivo cominciate con Cavie o Soffocare. Per quelli ci vuole uno stomaco allenato. Allenato a Palahniuk.
E se siete anglofoni o anglofili insomma se masticate l'inglese non perdetevi il sito ufficiale di Chuck che molto modestamente è intitolato
THE CULT
Se invece siete allergici alla lingua della regina provate con l'ottimo
chuckpalahniuk.it
E se poi diventate Palahniuk-dipendenti come me...bè ci sono dipendenze peggiori...
Bax
Saki